Il mio mondo

 Una volta finite le superiori, mio zio mi propose di fare il "porchettaro" cioè andare a vendere la porchetta con lui. I frati che frequentavo, intanto, mi dissero di aspirare a qualcos'altro, di pensare a un percorso di studi: "perché non intrapresi lo studio della teologia?". Ci pensai e alla fine scelsi di prendere giurisprudenza alla pontificia università lateranense. Ero affascinato dal giudice Giovanni Falcone e come lui volevo spendermi per una società più giusta. Diritto Costituzionale mi piaceva, ma diritto privato era davvero impraticabile, per di più quell'anno cominciai a studiare latino e lì mi resi effettivamente conto delle grandi lacune che avevo. Tutto cambiò quando frequentai il corso di filosofia del diritto. Le lezioni e il libro del professore mi condessuro in un mondo che era mio. Quando feci l'esame me ne andai con un bel 30 a differenza dei 25 che prendevo nelle materie di diritto. Non voglio dire che la votazione fa lo studente o peggio la persona ma sicuramente danno un punto di riferimento.


Quel giorno capì che la mia passione era lo studio della filosofia e della teologia, così mi laureai in teologia con profonda passione. Mah... Come impiegare questa laurea nel mondo lavorativo? Potresti insegnare religione mi dissero i frati. Religione? Una materia sfigatissima... Dipende da come la porti avanti. Devo dire però che il mondo "giovani e educazione" mi è sempre piaciuto: facevo l'educatore giovanile in parrocchia, insieme col mio parroco avevamo messo su un post cresima, quindi insegnare religione mi sembrava un bel binomio per continuare a stare con i ragazzi e mettere in atto i miei studi. Iniziai così... 

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