La mia scuola media


 Ben venuto nel mio blog. Ho 31 anni insegno religione cattolica nella scuola secondaria di primo grado. Non appena i ragazzi mi conoscono un pochino mi domandano: prof, perché insegna religione? Beh, la storia é lunga...

Per farti capire cos'è l'insegnamento per me, devo tornare indietro negli anni, quando avevo più o meno l'età dei miei studenti. Sono originario di un bel paesino in provincia di Rieti di circa mille abitanti e fino alla terza media ho frequentato le scuole lì. I prof non erano proprio bravi, l'insegnate di italiano era di Pachino ma abitava a Rieti, non sapeva reggere la classe e noi ce ne approfittavamo: ci tiravamo le pallette di carta o gli aeroplanini; lui ci faceva latino alla lavagna e quando parlava dei romanzi dei poeti e dei scrittori non ci si capiva una mazza! Ci raccontava della sua famiglia, di sua moglie che spesso lo faceva dormire in macchina o lo cacciava fuori il balcone. La prof di matematica non la ricordo come pure la disciplina che insegnava, forse sono discalculico perché quando mi metto a "contare" mi si intrecciano gli occhi. Non ricordo neanche la prof o il prof di religione, però ricordo la prof di arte perché era schizzata e un giorno litigò in classe con il prof di italiano e anche la prof di francese perché era bella :-) la prof di inglese non c'era o non ho ricordo. Avevo invece terrore della prof di musica e quando c'era lei mi fingevo sempre malato a casa, così mia madre non mi mandava a scuola; infine quello di educazione fisica era matto o forse depresso, con lui giocavamo a calcetto; ricordo che un giorno ci dissero che il prof di educazione fisica era morto. Il pomeriggio i compiti li facevo con i compagni più bravi, anzi, loro facevano i compiti (erano pure veloci) e io li copiavo, poi di corsa uscivamo per giocare. Mi dirai: ti sei divertito almeno? Si, ma alla fine della scuola non sapevo proprio cosa scegliere, non sapevo chi ero e cosa volevo, non sapevo ascoltare i miei desideri e le mie emozioni, non sapevo parlare o leggere bene (la mia lingua predefinita era il dialetto). Fu così che mi lasciai consigliare dai prof che mi dissero che siccome ero creativo, poteva andare bene l'istituto d'arte, così a settembre iniziai le superiori. Cosa successe dopo, te lo racconto nel prossimo post. 

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