Biografia

 Deuteronomio 8, 2 - 16

Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. Il tuo vestito non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant'anni. Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il figlio, così il Signore tuo Dio corregge te.

Osserva i comandi del Signore tuo Dio camminando nelle sue vie e temendolo; perché il Signore tuo Dio sta per farti entrare in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele; paese dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa del paese fertile che ti avrà dato. Guardati bene dal dimenticare il Signore tuo Dio così da non osservare i suoi comandi, le sue norme e le sue leggi che oggi ti dò.  Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai abitato, quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare ogni tua cosa, il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione servile; che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri, per umiliarti e per provarti, per farti felice nel tuo avvenire.



Ricordati: 

L'agiografo biblico, immagina Mosè mentre contempla la terra promessa. Prima che il popolo da lui guidato lungo il deserto giunga alla Terra, si ferma per riflettere sul lungo cammino e ripercorre con la memoria tutte quelle meraviglie compiute da Dio. Ora Mosè si lascia invadere da un senso di pace e gioia profonda, perché comprende che in tutte quelle vicende negative: la schiavitù egiziana, la persecuzione, la sofferenza patita nel deserto, le umiliazioni, Dio era presente e li guidava con amore paterno. Ora appare evidente allo sguardo di Mosè, appesantito dagli anni, che quel Dio che gli apparve nel roveto ardente scelse questo piccolo popolo di nomadi, non per qualche virtù o pregio, ma per amore. 

Da dove nasca questo amore è per noi qualcosa di misterioso. A ben pensarci l'amore stesso ha in se qualcosa di impenetrabile: quando un giovane ricco si innamora di una povera ragazza, o quando ci innamoriamo di quella persona non perché abbia delle qualità speciali, ma perché sentiamo che il nostro cuore appartiene a lei, allora rimaniamo stravolti dall'amore, perché infondo il cuore ha delle ragioni che la ragione non comprende. 

Mosè dunque, si sente avvolto dalla misericordia di Dio in un momento in cui Israele sta passando dalla schiavitù egiziana e dal nomadismo (il vagare nel deserto) a una condizione di stabilità. Questa descrizione assomiglia proprio alla vita: 

- la schiavitù egiziana e il nomadismo potrebbero rappresentare il tempo della dipendenza dai propri genitori;

- la stabilità nella terra promessa potrebbe rappresentare la propria affermazione e maturità;

- il passaggio dalla prima alla seconda condizione il tempo dell'adolescenza.  

Ora è importante riconoscere che proprio come il popolo d'Israele, anche ciascuno di noi deve ricordare il proprio passato per riconoscere e affermare il proprio futuro. 

Testimonianza di Eugene Muhire Rwigilira: 

https://www.youtube.com/watch?v=fnEQDQa5-8g&t=1007s

Dal libro "Come potrei capire se nessuno mi guida?" a cura dell'Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni: 

ESERCIZIO 1: 

Scrivi la tua biografia, dalla nascita fino a questo momento. Sottolinea i fatti che ritieni più rilevanti, passando a metterli in relazione con una possibile e concreta azione di Dio. Concentrati sulle persone più significative incontrate. Non tralasciare parole, pensieri, atteggiamenti, reazioni emotive. Mentre scrivi, immagina di comunicare con un adulto, che non mi conosce bene, ma che è interessato alla tua vita. La lunghezza della biografia dipende da te, cerca di non dimenticare ciò che ritieni importante, anche per il presente.

ESERCIZIO 2: 

Immagina di essere portato da una macchina del tempo in un periodo successivo alla fin della tua vita. Immagina di trovare un DVD che racconta la storia della tua vita da oggi fino alla fine. Descrivi la storia raccontata dal DVD come desidereresti che fosse. Mentre scrivi, immagina di comunicare con una persona adulta, interessata alla tua vita, ma che non ce conosce nulla. 

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