AI SALICI DI QUELLA TERRA APPENDEMMO LE NOSTRE CETRE.
(Salmo 137,2)
La musica nell’antico Israele
La musica era parte integrante della cultura dell’antico
Israele. Trombe e corni richiamavano il popolo al culto e segnalavano eventi
importanti. Arpe e cetre, suonate pizzicando le corde singolarmente o insieme,
allietavano la famiglia reale. Tamburi, cembali e sonagli accompagnavano
festeggiamenti e occasioni gioiose, come quell’episodio narrato nel secondo
libro di Samuele, quando Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti
al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e
cembali.
La Bibbia descrive molti avvenimenti accompagnati dalla
musica, e cita molti strumenti musicali. Gli studiosi attraverso scoperte
archeologiche e antichi documenti, hanno individuato questi strumenti, il loro aspetto e il loro suono.
Noa, palestinese, Mira Israeliana, insieme cantano per la
pace.
Mira riceve la proposta di cantare insieme a Noa, in un
momento difficile per la storia del suo popolo. C’è infatti uno scontro tra la
Palestina e Israele; dice Mira: “La situazione è molto deprimente e molto
complessa ora, e noi comprendiamo che a qualcuno possa sembrare un po’ cinico
mandare una cantante ebrea accanto ad una cantante palestinese, tuttavia
bisogna sottolineare il fatto che ebrei e arabi non hanno altra scelta che
trovare un modo per convivere.
https://www.youtube.com/watch?v=bBTQFOkFZw8
Testo canto: i tuoi occhi
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
I tuoi occhi, sorella
Dicono tutto ciò che desidera il mio cuore
Siamo andate così lontano
Un lungo cammino, un cammino
così difficile, mano nella mano
E le lacrime cadono, si versano invano
Una pena che non ha nome
Attendiamo soltanto
Domani che sarà migliore
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
I tuoi occhi dicono
Arriverà un giorno in cui tutta la
paura scomparirà
Nei tuoi occhi una
determinazione
Che c’è una possibilità
Per percorrere la strada
Quanto sia necessario
Perché non c’è
un singolo posto
per la tristezza
Grido agli orizzonti
Ai testardi cieli
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
Faremo un lungo percorso
Un percorso così difficile
Insieme verso la luce
I tuoi occhi dicono
Tutta la paura passerà
E quando piango, piango entrambe di noi
La mia pena non ha nome
E quando piango, piango
Al cielo spietato e dico che
Ci deve essere un’altra via
E le lacrime cadono, si versano
invano
Una pena che non ha nome
Attendiamo soltanto
Domani che sarà migliore
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
Ci deve essere un’altra via
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