Il canto in Israele

 AI SALICI DI QUELLA TERRA APPENDEMMO LE NOSTRE CETRE. 

(Salmo 137,2)

La musica nell’antico Israele

La musica era parte integrante della cultura dell’antico Israele. Trombe e corni richiamavano il popolo al culto e segnalavano eventi importanti. Arpe e cetre, suonate pizzicando le corde singolarmente o insieme, allietavano la famiglia reale. Tamburi, cembali e sonagli accompagnavano festeggiamenti e occasioni gioiose, come quell’episodio narrato nel secondo libro di Samuele, quando Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali.

La Bibbia descrive molti avvenimenti accompagnati dalla musica, e cita molti strumenti musicali. Gli studiosi attraverso scoperte archeologiche e antichi documenti, hanno individuato questi strumenti, il loro aspetto e il loro suono. 



Questa moneta è stata ritrovata in Israele, sopra è incisa una cetra. Questo testimonia quanto sia importante per Israele la musica. Infatti nelle monete, in genere, vengono riportate gli aspetti più significativi di un popolo, la sua cultura, le sue bellezze e le sue ricchezze. 

Per comprendere questo aspetto, risolvi il seguente quiz. 

https://wordwall.net/play/7656/062/395

Fai una piccola ricerca su uno dei seguenti strumenti: cetra, arpa, timpani, sistri e cembali.

Gli ebrei mettevano su diverse melodie preghiere e suppliche a Dio. Pensate per esempio ai salmi, i quali venivano pregati cantando. Il canto accompagnava la vita degli ebrei. C'erano canti di gioia per i momenti felici, canti solenni per la preghiera, canti tristi: i lamenti, per i momenti di dolore come la morte. 

Dopo il 70 d.C. assistiamo alla diaspora degli ebrei (cioè la dispersione del popolo ebraico nel mondo). Da allora gli ebrei non avevano più una patria. Durante la seconda guerra mondiale, a partire dalla Germania, gli ebrei vengono perseguitati, arrestati e uccisi nei campi di concentramento e il mondo fa finta di non vedere. Dopo la guerra, le Nazioni Unite, decidono di dare agli ebrei una patria, quella che avevano lasciato dopo la distruzione di Gerusalemme ad opera dei romani nel 70 d. C. Il problema fu che nella Palestina, nel corso dei secoli si stanziarono altre popolazioni alle quali, le Nazioni Unite, tolsero la terra, per darla agli ebrei; nasce così la questione palestinese. I palestinesi reclamano la terra e gli ebrei invece ne rivendicano il diritto. Tra le due popolazioni scoppiò una guerra sanguinosa, una discordia che dura fino ai nostri giorni. 

Anche in questa occasione il canto è stato il ponte che ha collegato le due etnie. 



Noa, palestinese, Mira Israeliana, insieme cantano per la pace.

Mira riceve la proposta di cantare insieme a Noa, in un momento difficile per la storia del suo popolo. C’è infatti uno scontro tra la Palestina e Israele; dice Mira: “La situazione è molto deprimente e molto complessa ora, e noi comprendiamo che a qualcuno possa sembrare un po’ cinico mandare una cantante ebrea accanto ad una cantante palestinese, tuttavia bisogna sottolineare il fatto che ebrei e arabi non hanno altra scelta che trovare un modo per convivere.

https://www.youtube.com/watch?v=bBTQFOkFZw8


Testo canto: i tuoi occhi

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

I tuoi occhi, sorella

Dicono tutto ciò che desidera il mio cuore

Siamo andate così lontano

Un lungo cammino, un cammino

così difficile, mano nella mano

E le lacrime cadono, si versano invano

Una pena che non ha nome

Attendiamo soltanto

Domani che sarà migliore

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

I tuoi occhi dicono

Arriverà un giorno in cui tutta la

paura scomparirà

Nei tuoi occhi una

determinazione

Che c’è una possibilità

Per percorrere la strada

Quanto sia necessario

Perché non c’è

un singolo posto

per la tristezza

Grido agli orizzonti

Ai testardi cieli

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

Faremo un lungo percorso

Un percorso così difficile

Insieme verso la luce

I tuoi occhi dicono

Tutta la paura passerà

E quando piango, piango entrambe di noi

La mia pena non ha nome

E quando piango, piango

Al cielo spietato e dico che

Ci deve essere un’altra via

E le lacrime cadono, si versano

invano

Una pena che non ha nome

Attendiamo soltanto

Domani che sarà migliore

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via

Ci deve essere un’altra via






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