Storia della mesopotamia:
https://youtu.be/L9_6vYALMFk
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La grande storia dell'oriente si intreccia con la piccola storia di Israele. Come abbiamo visto dal documentario, sono diversi i popoli che si sono succeduti nella mezzaluna fertile. Noi approfondiremo la storia che va dal 597 a.C. al 538 a.C., poiché in questo arco di tempo, gli Israeliti vennero deportati a Babilonia da Nabucodonosor II.
Inquadreremo questo periodo storico perché fu proprio durante questi anni che nacquero alcune pagine della Bibbia tra cui i racconti della creazione.
https://youtu.be/tx7kVNPzwv4
Della deportazione degli ebrei a Babilonia ne danno testimonianza - oltre i libri storici della Bibbia - anche 110 tavolette cuneiformi ritrovate in Iraq, le quali attestano la permanenza degli ebrei a Babilonia.
Le tavolette sono per lo più dei documenti amministrativi e descrivono
una città chiamata Al-Yahudu, il «villaggio degli ebrei», vicino al fiume
Chebar, menzionato tra l'altro nella Bibbia nel libro di Ezechiele (1,1).
I babilonesi quando incidevano dei documenti inserivano anche la data. Gli archeologi hanno potuto così datare le tavolette: la prima risale a quindici anni dopo la distruzione del tempio da parte di Nabucodonosr II, avvenuta nel 597 a.C.
Un altro reperto archeologico molto importante è il cilindro di Ciro, un blocco di argilla risalente alla conquista di Babilonia da parte della Persia avvenuta nel 539 a.C.
In questo documento, Ciro legittima la conquista di Babilonia: Marduk il grande dio, non era concorde con il re babilonese Nabonebo perché esercitava una politica oppressiva nei confronti dei sudditi, pertanto Marduk elesse Ciro re di Persia, affinché riportasse la pace e l'ordine in Mesopotamia.
Di fatto Ciro attuò una politica tollerante, inclusiva e pacificatrice, diede alle popolazioni deportate in babilonia e schiavizzate la libertà e gli permise di ritornare nella loro terra.
Il cilindro di Ciro è considerato come la prima dichiarazione dei diritti dell'uomo, in esso infatti troviamo il riconoscimento della libertà personale e religiosa e la soppressione della schiavitù. Una copia del cilindro è conservata nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York.
Saliamo ora sulla macchina del tempo e trasferiamoci a Gerusalemme nel nono anno del regno di Sedecia e assistiamo a ciò che sta per compiere Nabucodonosor II re di Babilonia:
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"Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa, re di Giuda,
Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme
e l'assediò. Nel quarto mese dell'anno undicesimo di Sedecìa, il nove del mese,
fu aperta una breccia nella città, entrarono tutti i generali del re di
Babilonia e si stabilirono alla porta di mezzo. […] Appena videro
ciò, Sedecìa, re di Giuda, e tutti i suoi guerrieri fuggirono, uscendo di notte
per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero
la via dell'Araba. Ma i soldati dei Caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa
nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero presso Nabucodònosor, re di
Babilonia, che pronunciò la sentenza su di lui. Il re di Babilonia fece
ammazzare i figli di Sedecìa a Ribla, sotto i suoi occhi; il re di Babilonia
fece ammazzare anche tutti i notabili di Giuda. Cavò poi gli occhi a Sedecìa e
lo fece mettere in catene per condurlo a Babilonia. I Caldei diedero alle
fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme. Nabuzaradàn,
capo delle guardie, deportò a Babilonia il resto del popolo rimasto in città e
i disertori che erano passati a lui". ![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-Ffq7gMaCEc4k5A9lL7Jio6nKuQ6584wJCj49FyZC94K8uWmTMuKnC6SEyZIFLF8w9Rd4N1AH6427hXH0mt47WlHvVLxTKKH5GTAegegQ7_mTVpNcp5xFpqJ46uxGwBBYqVFGsHc7tLOJ/s320/sedecia+1.jpg)
Ora ci lasceremo guidare da un salmo della Bibbia che racconta la deportazione degli ebrei a Babilonia.Salmo 137:
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
2 Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre,
3 perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
»Cantateci canti di Sion!».
4 Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
5 Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra;
6 mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
7 Ricòrdati, Signore, dei figli di Edom,
che, nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: «Spogliatela, spogliatela
fino alle sue fondamenta!».
8 Figlia di Babilonia devastatrice,
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
9 Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
e li sfracellerà contro la pietra.
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